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Il Fatto Quotidiano | Tabacchi, il regalo è per Philip Morris. Bat a bocca asciutta

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Alla fine, atteso, il regalo è arrivato. La guerra tra le lobby del tabacco che ha paralizzato il decreto di riordino delle accise, ha un nuovo vincitore: Philip Morris.

Nelle bozze del provvedimento che dovrebbe finire sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri la modifica è di poche righe ma il vantaggio enorme: le sigarette di nuova generazione (quelle a cialda di tabacco ma senza combustione) perdono la classificazione di ” prodotto da fumo ” (contenuta nella vecchia versione) è diventano ” prodotto da inalazione ” . In pratica, per le nuove sigarette che la multinazionale americana si appresta a produrre nello stabilimento bolognese (500 milioni di investimento per 600 posti di lavoro nel cuore dell’Emilia rossa) salta il divieto di pubblicità, anche se contengono tabacco.

OLTRE AL VANTAGGIO della pubblicità, la modifica ha enormi ricadute in campo commerciale: le bionde a cialda godranno dello stesso sconto previsto per le sigarette elettroniche (che non hanno tabacco) ma in quanto prodotto da ” inalazione ” alla fine la tassazione sarà più bassa, mentre le e-cig subiranno un rincaro sul prezzo finale – denunciano i produttori dell’Anafe (Confindustria) – di circa il 480%. Un colpo mortale per un settore che nell’ultimo anno ha visto sparire 3400 negozi, con duemila posti persi.

Nel frattempo, con la modifica introdotta dal decreto, si spiana la strada a un possibile accordo con la potente Federazione dei tabaccai (Fit), che da tempo ha dichiarato guerra alle bionde elettroniche. In quanto prodotti da inalazione, infatti, per le nuove sigarette saltano i paletti fissati per legge, come l’aggio del 10% previsto per i tabaccai, che potrà essere alzato.

*La notizia è stata ripresa anche da IlGiornale.it, 22/07/2014; Wired.it, 22/07/2014; Greenstyle.it, 22/07/2014; Tgcom24

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